il Brand Journalism è un argomento di cui si sente molto parlare e che sta progressivamente coinvolgendo molte persone in vari ambiti.
Chi è Roberto Zarriello:
- Laureato in Scienze Politiche, giornalista, saggista e docente di Comunicazione Digitale e Social Media all’Università Telematica ‘Pegaso’ e in vari master universitari.
- Ha collaborato con le Cattedre di Organizzazione e Comunicazione degli Uffici Stampa e di Pianificazione Media e Comunicazione allo Sport della Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università ‘La Sapienza’ Di Roma.
- Scrive per HuffingtonPost.it
- Coordina l’area Regioni di Tiscali.it.
- Dal 2003 collabora con il gruppo Espresso, con cui crea il progetto ‘Città 2.0’ su Repubblica.
- Fondatore di RestoAlSud.it, magazine di cultura e innovazione, dirige ‘RestoAlSud Academy’.
- Riceve nel 2015 il premio Giornalistico Nazionale ‘Maria Grazia Cutuli’ per la categoria “Web, Editoria digitale”
Sperando di non aver dimenticato nulla, vorrei aggiungere che Roberto è colui che con ogni probabilità per primo ha sollevato la questione “Brand Journalism” e portato all’attenzione del grande pubblico questo nuovo modo di vedere la comunicazione di marca attraverso le modalità giornalistiche.
L’apice di questo interesse si concretizza poi nella realizzazione di questo libro:
Brand journalism. Storytelling e marketing: nuove opportunità per i professionisti dell’informazione
Come Roberto sottolineerà nell’intervista, non è sua intenzione continuare unicamente a occuparsi di questo settore, perché lui ritiene importante aver in qualche modo sollevato una questione e attivato una “contaminazione positiva”
Ma come già preannunciato nel titolo, l’intervista non parlerà solo del tema del Brand Journalism, ma sarà una ampia e approfondita analisi di tutto ciò che ruota al mondo della comunicazione e, perché no, del marketing.
Personalmente ho conosciuto Roberto nel 2013, attivando con lui una collaborazione per un portale che poi sarebbe successivamente diventato parte del flusso di notizie di Tiscali.
Quindi il mio consueto modo di condurre le interviste in modo del tutto informale è reso ancora più semplice da questo.
Un piccolo aneddoto prima di cominciare: Roberto era convinto che l’intervista non sarebbe durata più di 15 minuti… mentre invece siamo arrivati addirittura a 45 !! 🙂
Questo accade quando una intervista diventa un cordiale colloquio è uno scambio aperto di opinioni, senza dover essere legati a preconcetti o copioni preimpostati, e visto che sia Roberto che il sottoscritto siamo persone operanti nell’ambito della comunicazione, era per me inevitabile che, come si dice in gergo, avremmo certamente “sforato”, andando più lunghi del solito con i tempi.
Tuttavia, vista la validità della discussione scaturita, si tratta di ascoltare un vero e proprio “mini corso” su molte interessanti tematiche.
La Video Intervista completa a Roberto Zarriello
