
A est c’è il mare cristallino, a ovest le prime colline abitate dagli ulivi baciati dal sole. È in questo spicchio di terra di Puglia, diventano icona nel mondo, che nasce Carrieri design. Un’impresa che si declina tra arredamento e abbigliamento e che registra un fatturato di 2,2 milioni di euro con 12 dipendenti. L’headquarter è a Polignano a Mare, ventimila anime nell’area metropolitana di Bari e fiore all’occhiello del turismo internazionale.
La storia parte nel 1963 con i primi mobili. Poi nel 1990 l’arrivo in azienda della seconda generazione e l’apertura della falegnameria con le proposte tagliate su misura integrate alla vendita dei grandi brand del design. «Papà ha iniziato costruendo le ruote per i carri trainati dai cavalli e poi si è affacciato all’arredamento. Oggi la nostra proposta comprende anche l’abbigliamento, area gestita da mia moglie Annamaria e da mia figlia Maddy. D’altronde outfit e arredo vanno visti in stretta simbiosi. L’abbigliamento ci permette di cogliere le tendenze in atto con un anno di anticipo e quando arrediamo case abbiniamo tutto il contesto con luci, tappeti, tessuti», afferma Angelo Carrieri.
La sede si articola su quattro livelli, ospitando anche produzione e falegnameria. C’è poi lo show room che si estende su 800 metri quadrati. Ma la differenza è la possibilità di toccare con mano quel fare artigiano grazie ad un prodotto grezzo che si trasforma in qualcosa di unico. «È la nostra finestra col cliente finale in una relazione costante incentrata su competenza e autenticità. Ma non ci limitiamo alla parte fisica perché online intercettiamo una clientela interessata alla qualità», precisa Carrieri.
La piattaforma online, già multilingua, incontra un’utenza trasversale. Le vendite si registrano in Italia, ma segnano crescite anche nel nord-Europa, in Belgio e in Inghilterra. «C’è richiesta per il mobile di produzione che implica una customizzazione rispetto al prodotto industriale. L’obiettivo è portare chiavi in mano nella casa del cliente il prodotto finale, partendo dalla falegnameria. Poi la differenza la fanno i dettagli che sono essenziali sin dalla fase di progettazione», dice Carrieri. Non a caso l’area della falegnameria cresce del 40%. L’artigianalità si sta integrando con l’uso di tecnologie di precisione. Così gli artigiani digitali lavorano connessi alla macchina e al loro estro creativo.
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