
Sono grandi utilizzatori delle nuove tecnologie; smartphone, pc o tablet per ricavare informazioni sono la norma e WhatsApp è ormai uno strumento di comunicazione imprescindibile. Falso mito quello degli over 50 come lontano dalla tecnologia. Nel mondo tech sono invece immersi. E il gioco lo conoscono molto bene.
“La vita segreta degli adulti: abitudini digitali degli over 50” è una nuova ricerca promossa e diffusa da Hearts & Science, agenzia di marketing e comunicazione di Omnicom Media Group che ogni anno dedica due giorni a “Villa Futura”: un’iniziativa che, come descrive la stessa Hearts & Science, vuole «dare vita a momenti di confronto e approfondimento su tematiche di forte interesse per la Industry ed avviare un’analisi più approfondita, abbattendo gli stereotipi e le mistificazioni che spesso li avvolgono».
Cluster sotto la lente
Anche perché, quando si tratta di considerazioni sulle abitudini di vita – e conseguentemente di acquisto – di cluster di persone, non centrare il focus può essere fonte di comunicazioni non in grado di incidere se non proprio fuorvianti e perciò controproducenti.
Sfatare gli stereotipi
Da qui l’idea di une ricerca per mettere sotto la lente la categoria degli over 50. Il risultato, scrive l’agenzia parte di Omnicom Media Group «sfata lo stereotipo, ancora diffuso, che vede gli Over 50 come categoria composta da anziani canuti con usi, costumi ed interessi che si avvicinano più alla sfera geriatrica che non allo sbocciare di una seconda giovinezza e offre un quadro nuovo che descrive una generazione moderna, socialmente attiva, volenterosa di vivere gli anni davanti a sé con dinamismo e impegno verso sé stessi e verso gli altri».

La spinta della pandemia
«Il cambiamento demografico e l’aumento delle prospettive di vita pongono davanti un paese nuovo, sociologicamente diverso, con il quale fare i conti. La pandemia ha avuto un grande impatto, portando anche le fasce di popolazione più restie ad adattarsi. È per questo che è giusto porre attenzione alla digitalizzazione della fasce più senior della popolazione. Noi lo abbiamo fatto con questa ricerca raggiungendo risultati se non sorprendenti sicuramente controintuitivi», commenta Emanuele Giraldi, managing director di Hearts & Science.
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